Volley, Superlega: Civitanova dilaga, Trento e Modena soffrono
Posted by Playr
TRENTO-VERONA 3-2 (25-23, 25-17, 19-25, 24-26, 15-13)
Intensità, adrenalina e tanta tensione. Gara-1 del quarto di finale Trento-Verona è un concentrato di tutte le caratteristiche che segnano la netta differenza tra la regular season e i playoff. E le due squadre vanno a strappi. La prima ora tutta per Trento, la seconda con la rimonta di Verona e nel tiebreak sorride Trento.
Grbic preferisce Maar a Manavi con il canadese che risponde presente in attacco (80% nel 1° set) e permette di tenere Verona spesso avanti. Al fotofinish della prima frazione è però Trento a sprintare con due punti in serie di Kovacevic (6 punti con il 67% in attacco): un attacco e un duello a rete con Spirito. Nel 2° set però il testa a testa dura fino a quota 10 poi, sull’asse Kovacevic-Vettori – 10 punti in due nel 2° set - la banda Lorenzetti trova il break pesante di 5-0 (16-10) con Grbic costretto al time out per provare a spezzare l’inerzia trentina. Ma il tentativo di arginare la marea trentina è inutile. Un attacco di Hoag e un ace di Eder mettono in discesa il match. Nel 3° set Verona si gioca le ultime carte. Spazio a Manavi per Maar e Mengozzi per Birarelli. Pesaresi cresce in seconda linea – sua una bellissima difesa in parallela su Vettori (sceso al 10% nel 3° set) – mentre Stern e Jaeschke cucinano il break di metà parziale che permette a Verona di salire 16-12. Nel finale di parziale Trento prova a rientrare con Hoag – dentro per Lanza – ma 2 ace di Pajenk riaprono la partita. Mentre nel 4° set la prima crisi di Trento arriva sul turno di battuta di Jaeschke (7 punti nel 4° parziale col 50% in attacco) che per ben due volte sorprende Lanza in posto-5 (11-13). Poi la Diatec rientra arriva sul 23-22 ma Verona, al 2° tentativo, porta il match al tiebreak. Quinto set deciso da un attacco di Hoag e un muro di Kozamernik.
(dal nostro inviato Davide Romani)
Modena-Milano 3-2 (26-24, 25-27, 25-19, 21-25, 15-12)
Il primo round va a Modena, ma da quello che si è visto stasera al Palapanini, la sensazione è che sarà un quarto di finale sul filo dell’equilibrio, con nulla di scontato. D’altro canto, tre sfide quest’anno tra Modena e Milano, tutte e tre chiuse al tie break. Nel primo set, parte meglio Milano che va a comandare 11-8 prima di adagiarsi consentendo il ritorno di Modena che, con un parziale di 9-2, mette avanti la testa fino al 17-13. Decisivo l’apporto di Urnaut che mette giù palloni importanti. Aziz e Cebulj rimettono in carreggiata Milano che dimezza il distacco proprio nel momento in cui il Palapanini ammutolisce per un infortunio alla caviglia di Earvin Ngapeth che deve uscire. Nulla di grave, il francese rientrerà nel secondo set. In campo va il fratello del fuoriclasse che fatica a prendere le misure ma poi si rileverà decisivo. L’attacco di Modena è tutto sulle spalle di Urnaut che non si fa intimidire, mentre con Aziz, Milano resta in scia e con un muro dell’olandese su Swan Ngapeth, trova la parità (21-21). Modena torna avanti di 2 con Argenta e l’ace di Holt. Milano risponde con Azizi e Cebulij ed è di nuovo parità (24-24). Un mani fuori di Swan regala a Modena la prima palla set. Lo stesso Swan va in battuta e con l’aiuto del nastro firma il 26-24. Nel secondo parziale scappa subito l’Azimut (5-1). Milano reagisce e trova la parità (5-5). Si lotta punto a punto anche se è Modena a tirare il gruppo fino al 18-14. Un vantaggio che sul 20-17 e 22-19 (battuta sbagliata da Galassi) potrebbe essere rassicurante. La battuta sbagliata di Ngapeth, i soliti Aziz (16° punto personale) e Cebulj agguantano i gialloblù (22-22). Funziona meglio il cambio palla di Milano, mentre la ricezione dell’Azimut va in tilt. Alla terza palla set Milano non se la lascia sfuggire e trovare la parità (25-28) con Aziz che in questo parziale ha attaccato con il 70%.. Terzo set, il meno combattuto. Modena si guadagna un + 3 (12-9) con Ngapeth e lo mantiene con grande lucidità, senza farsi intimorire da Aziz che fa male in battuta (primo errore al servizio nel terzo sul 16-15) ma soprattutto in attacco. Il vantaggio dei gialloblù si concretizza nel finale del set con il muro di Bruno su Aziz che avvicina Modena alla conquista del parziale (25-19) Nel quarto stesso copione del precedente. L’Azimut va sul 15 -12 ma questa volta si disunisce.L’ace di Galassi, un errore di Ngapeth e un attacco di Aziz, ribaltano la situazione con la Revivre che va a davanti (15-16) con un break di 4 a 0. Si lotta punto a punto, ma l’inerzia del match è cambiata. Modena resta aggrappata , Piano (muro) e successivamente un altro muro subito da Ngapet, lasciano Milano a +3 (19-22). Gli errori del francese, sciolgono Modena. Si va al tie break. Il pubblico del Palapanini alza il tono della voce. Ngapeth torna subito protagonista (3-1 e poi 4-2). Aziz e Cebulj sembrano avvertire la fatica. Si va al cambio campo sull’ 8 a 5. Ngapeth firma il + 4, Milano non ha la forza di reagire. Il muro di Piano su Bossi (14-12) tiene aperta una finestra per la squadra di Giani. Tocca Urnaut chiude il match. Per Milano 33 per Abdel Aziz, 26 per Ngapeth. 13 muri di MIlano, 7 per Modena.
(Paolo Reggianini)
Civitanova-Piacenza 3-0 (25-21, 25-20, 25-14)
Civitanova chiude in tre set gara -1 dei quarti e domenica a Piacenza può guadagnare la semifinale (in mezzo l’ottavo di finale di Champions in casa del Belchatow di Piazza). Piacenza (piena di ex) si gioca la gara solamente per due set. Medei sceglie la formazione con Kovar e Stankovic in campo con Cester abbinato al capitano al centro. L’equilibrio è assoluto fino al 20 con Sokolov e Kovar decisivi dalla parte dei campioni d’Italia mentre Baranowicz si appoggia molto a Marshall e Clevenot, con un Fei ben guardato a muro ma anche i due martelli non trovano tanti spazi per passare. L’allungo di Lube dopo il 20 con muro e ace di Juantorena a farla da padroni. Nel secondo set l’equilibrio prima: sull’8-8 due muri su Alletti e un errore dello stesso centrale lanciano avanti la Lube che arriva su un comodo +4. Un vantaggio che i tricolori dovrebbero gestire con serenità e invece bruciano con pasticci in difesa e incomprensioni e la Wixo si rifà sotto a -1 sul 18-17. Per fortuna dei tricolori anche Piacenza non lesina regali. Sul 22-19 uno stop infinito per un punto contestato da Piacenza. La Lube non si innervosisce e chiude con un ace di Sokolov. Nel terzo set il 6-1 iniziale propiziato dal servizio di Christenson (che ha raggiunto i 100 ace in maglia biancorossa) chiude il discorso per Piacenza che si sgonfia e lascia il passo ai marchigiani. (dal nostro inviato Valeria Benedetti)
Fonte: http://www.gazzetta.it/Volley/11-03-2018/volley-superlega-250849986705.shtml