Volley, Champions League: Perugia ai quarti. Novara vince al tie break, Conegliano 3-0

Posted by Playr

PERUGIA-ANKARA 3-0 (25-23, 25-23, 25-13) — Perugia ritrova il sorriso, mantenendo l’imbattibilità in Champions League e conquistando la decima vittoria consecutiva a livello europeo. Alla fine il successo è maturato in tre set, con il rammarico dei turchi per aver gettato al vento la possibilità di aggiudicarsi la prima frazione, trovandosi avanti sul 19-22. Fuori all’inizio Russell, Lorenzo Bernardi ha schierato in avvio De Cecco in regia, Atanasijevic opposto, Podrascanin ed Anzani centrali, Zaytsev e Berger schiacciatori e Colaci libero. Dall’altra parte l’ex Boban Kovac, senza l’infortunato Hierrezuelo (ex Molfetta), ha schierato la diagonale con Ramazanoglu ed Hernandez (ex Piacenza), Capkinoglu e Gunes al centro, in banda Petric (ex Perugia e Modena) e Subasi, con Yesilbudak e Demirciler liberi. Il primo set è stato quello più sofferto da Perugia, con Ankara che si è portata avanti sin dall’avvio, accumulando sino a quattro punti di margine (11-15) e rimanendo sempre avanti sono a quando un attacco sbagliato dei turchi ed un ace di Podrascanin hanno permesso di raggiungere la parità sul 22-22. Poi un attacco di Anzani, un fallo (doppio tocco) su una micidiale battuta di Atanasijevic ed un attacco fuori di Hernandez hanno permesso a Perugia di andare a vincere (25-23). Nel secondo set Perugia ha avuto un approccio ben più incisivo, andando avanti sino al 9-5 e nel finale è stato un errore in battuta di Ankara a regalare il successo (25-23) e la qualificazione anticipata di Perugia ai playoff a sei (considerando la vittoria per 3-0 dell’andata in Turchia), scatenando la festa tra i gli oltre 2500 del PalaEvangelisti. Da questo momento in poi quindi la gara ha assunto il carattere di un’amichevole, anche se con la nota positiva del ritorno in campo nelle file del Perugia di Russell (al posto di Berger), apparso subito incisivo.A chiudere la gara (25-13) è stato poi l’ace di Atanasijevic (miglior realizzatore del match con 15 punti). Sulla propria strada ora Perugia troverà in Champions League i russi del Lokomotiv Novosibirsk. (Antonello Menconi)
DONNE- GALATASARAY ISTANBUL-NOVARA 2-3 (21-25, 25-7, 25-16, 21-25, 10-15) — Al termine di una maratona di oltre due ore, le campionesse d’Italia della Igor Gorgonzola espugnano il campo del Galatasaray ad Istanbul, mettendo una ipoteca importante in vista del ritorno a Novara, il prossimo 5 Aprile. Una gara ricca di inspiegabili alti e bassi per la squadra di Barbolini, capace di vincere di forza il primo set, prima di scomparire letteralmente per un set e mezzo, perdendo il secondo a 7 ed il terzo a 16, quasi senza lottare e con poca o nessuna reazione, nonostante dall’altra parte perdano una giocatrice decisiva come Kosheleva. Poi la rinascita, con una straripante Egonu e con l’eterna Piccinini decisive. Barbolini non concede sorprese in avvio, con il suo solito sestetto, dall’altra parte il Gala propone la diagonale Alikaya-Demir, Kosheleva e Rabadzhieva di mano, Jack e Ruseva al centro. Ad aprire le danze è Gibbemeyer, che si presenta con un grand muro ad uno su Rabadzhieva. Plak da posto 4 ed ancora con il muro firma il primo break (1-3). Egonu difende il gap (3-5), ma un paio di imprecisioni permettono al Gala di rientrare subito sul 5 pari. Kosheleva dalla seconda si scatena ma i tanti errori al servizio portano avvantaggiano Novara. Seppur con qualche pausa la Igor difende il vantaggio sino al 17-19. Plak spinge forte da posto 4 e Novara si arrampica sino al 18-21. Plak conquista il set ball sul 20-24. Il primo se ne va sull’errore in battuta dell’olandese, ma sul secondo Piccinini mette a terra il punto del 21-25.
SECONDO SET — L’avvio di secondo set è faticoso per Novara, che va subito sotto 4-0, con due errori dì Egonu. Barbolini chiama subito il time out, ma il muro del Gala è insuperabile e la Igor finisce sotto addirittura 9-0. Il gelo però piomba in campo quando Kosheleva atterra malissimo sul ginocchio sinistro ed è costretta a lasciare il campo sorretta a braccia. Egonu mette finalmente in moto la Igor ma c’è una montagna da scalare. Barbolini inserisce Enright per Plak, ma la confusione è totale in casa Igor e la situazione precipita sul 17-3. Non c’è accenno di reazione da parte di Piccinini e compagne e il set si chiude con un traumatico 25-7.
TERZO SET — Egonu prova a voltare pagina in avvio di terzo set, ma il Galatasaray difende forte su tutti i palloni e Skorupa fatica a trovare con continuità soluzioni facili. Aslanyurek, subentrata a Kosheleva, si esalta e Novara deve inseguire ancora sul 3-1. Un paio di errori turchi rianimano la Igor, Plak però spreca la palla del sorpasso ma è brava Chirichella a mettersi in proprio per il 5 pari. Egonu continua a sbagliare tanto e l’ace di Demir fa piombare Novara sotto 8-5. Skorupa ceca di ritrovare un po’ di gioco al centro, con Gibbemeyer (10-8), ma Aslanyurek non sbaglia nulla e firma il 12-9. Chirichella con due punti riavvicina la Igor a meno 1 ma Piccinini non trova il campo ed Egonu va a sbattere contro il muro per il meno 4 sul 16-12. Demir con l’ace su Sansonna affonda una Novara irriconoscibile per mancanza di reazione. La Igor ha spento la luce, arriva un altro ace su una palla battezzata ed il set si chiude sul 25-16.
QUARTO SET — La Igor prova a fare quadrato in avvio di quarto set, Egonu e Plak cercano di ritrovare un po’ di sicurezza, e due errori di Rabadzhieva aiutano il morale ed il punteggio sul 3-5. Egonu con due punti consecutivi spinge le sue sul 5-8, ma la ricezione balla ancora e il Gala rientra subito sull’8 pari, con Novara che si aggrappa al suo muro e ad Egonu, che firma il nuovo più 3. E’ sempre la ricezione a far soffrire, con Piccinini e Sansonna lontane dai loro standard, ed è ancora Chirichella a muro a rimediare (10-13). Le campionesse d’Italia non hanno però la continuità per allungare e si soffre sino al 14-16, fissato dalla palletta millimetrica di Egonu. L’opposto di Novara si prende sulle spalle la squadra ma Chirichella butta via una palla d’oro. Aslanyurek firma la nuova parità a quota 18 e Barbolini ferma il gioco. Skorupa dimentica il gioco al centro ed ancora Aslanyurek firma il controsorpasso, a cui risponde la solita Egonu (19-19). Piccinini con un difficile block out riporta avanti la Igor ed un ace di Plak su Demir firma il 19-21. Egonu da posto due allunga il parziale e firma il suo decimo punto nel set, che vale il 19-23. Piccinini conquista il set ball sul 20-24 ed è lei a chiudere la palla del 21-25, che porta la gara al tie break.
TIE BREAK — Ancora Piccinini a muro apre il quinto e l’ace di Plak spinge subito avanti la Igor è consiglia la panchina del Gala al time out immediato. La reazione è decisa, con fast e muro (su Picci) di Jack per il due pari. Rabadzhieva risponde ad Egonu, Demir e Jack sbagliano, Egonu trova l’ace e la Igor allunga sul 3-6. Sull’asse Sansonna-Piccinini arriva il più 5 al cambio campo e Novara non si volta più, con la fast di Gibbemeyer e l’ace di una scatenata piccini per il 4-10. Egonu arriva a quota 28 con il punto del 6-13, ma due errori di Piccinini fanno correre qualche brivido, riavvicinato le turche dopo un break di 3-0. L’errore al servizio di Kalac regala il match point a Novara. Che manda out il primo con Piccinini, che chiude con merito il secondo per il 10-15. (Andrea Crippa)
CONEGLIANO-DINAMO KAZAN 3-0 (25-19, 25-18, 25-17) — Trionfo ben oltre le attese per l’Imoco che schianta la Dinamo Kazan in meno di 90 minuti. Le russe sono apparse molto devoli i ricezione e con poche soluzioni efficaci in attacco. Conegliano ha ripetuto la prova praticamente perfetta già vista domenica contro Modena- Santarelli parte come contro Modena con Wolosz-Fabris, Folie-Danesi, Bricio-Hille, libero De Gennaro. Le ospiti, prive di Vasileva infortunata alla spalla destra, rispondono con Startseva-Mamadova, Koroleva-Samolenko, Kotikova-Voronkova, libero Masaleva. Il primo break è per le russe (3-6) con Mammadova, ma Conegliano recupera subito con Fabris e Hill, complici anche tre errori gratuiti delle ospiti (8-7). Fabris infila 6 punti consecutivi con due attacchi in pipe e due muri (13-11), Kazan rimane in scia con Kotikova e Mammadova che picchiano forte in banda. Il gioco lento delle russe e quello veloce dell’Imoco rende la gara piacevole e, dopo il secondo timeout tecnico (16-15), Bricio e Fabris trovano spazi agevoli dopo due pessime ricezioni delle russe e Conegliano mantiene un break di vantaggio (19-17). Su una dormita clamorosa della prima linea della Dinamo arriva prima un punto in bagher di Fabris, poi un ace di Cella appena entrata per Folie (22-18). I successivi muri di Danesi e Hill e il decimo punto personale di Fabris chiudono il primo set. La ricezione al 15% della Dinamo si conferma anche in avvio della seconda frazione con la battuta di Wolosz che ribalta lo 0-2 iniziale (4-2). Voronkova e Masaleva vanno in confusione e l’Imoco allunga sul 10-3, riuscendo a piazzare quattro aces e tre muri. Le russe rispondono con un parziale di 6-1 che le rimette in corsa (11-9), frutto più di un rilassamento delle pantere che di un loro gioco efficace. La riprova arriva con il contro parziale di 5-1 di Conegliano che porta alla seconda interruzione tecnica (16-10). La panchina russa non trova, probabilmente non avendone, alla ricezione pessima di Voronkova e tutte le battute della gialloblu insistono con profitto su di lei (19-12). De Gennaro e Hill sono in formato olimpico in seconda linea, mentre Kazan appare sempre più ridimensionata rispetto alle attese. Conquistato il primo punto (criterio principale per stabilire l’accesso alla Final Four di Bucarest) l’Imoco viaggia sul velluto davanti ai 3230 del Palaverde; la corazzata è sempre più italiana e non russa anche in avvio del terzo set (6-1). Qualche imperfezione in ricezione, invasione di Wolosz e errore in battuta di Folie, fanno riavvicinare la Dinamo (8-6); arrivano poi due aces di Danesi, un muro di Wolosz e l’ennesima schiacciata di Fabris (13-7). Le russe recuperano sul 14-11, ancora una volta per demeriti delle gialloblu più che per propria iniziativa. E’ Mammadova l’unica a trovare punti per Kazan, approfittando di un passaggio a vuoto di Hill che si smarrisce per alcuni scambi (16-13). L’americana si riscatta con tre punti in fila, che sommati al secondo ace di Cella e alla regia intelligente di Wolosz, portano in carrozza la vittoria alle padrone di casa. Serviranno due set a Kazan fra due settimane per guadagnarsi la seconda Final Four consecutiva. (Mirco Cavallin)
CHALLENGE - ANKARA-RAVENNA 1-3 (22-25, 25-22, 19-25, 19-25) — Tre giorni tutti da incorniciare per la Bunge, che dopo aver sconfitto 3-2 la Sir Safety costringendola alla bella dei quarti playoff che andrà in scena domenica prossima è andata a prendersi la finale di Challenge Cup ad Ankara, dopo lo 0-3 patito in casa. La squadra di coach Soli, galvanizzata dalla vittoria su Perugia e dal rientro di Marechal, ha vinto 3-1 aggiudicandosi poi il golden set per 16-14 al termine di una volata da cardiopalma. Come contro Perugia, dominatore assoluto del match è stato l’opposto austriaco Buchegger, che dopo aver subìto il pari ruolo di Ankara, l’estone Venno all’andata, si è rifatto con gli interessi battendo con 35 punti il suo primato appena stabilito con Perugia (33). Ravenna è partita forte, vincendo il primo parziale, poi i padroni di casa hanno reagito pareggiando ma la bunge non si è fatta intimorire e si è aggiudicata a 19 terzo e quarto set. A quel punto si è reso necessario il golden set: Bunge sempre avanti (2-0, 8-6, 13-11), poi rimonta Ankara per il 14-14. Poglajen ed un muro su Venno, però, facevano esultare Ravenna che adesso affronterà nella finale di Challenge l’Olympiakos Pireo, con andata in Italia il 4 aprile e ritorno ad Atene sette giorni dopo. Per la cronaca, fu proprio contro l’Olympiakos e ad Atene che il Messaggero di Vullo e Kiraly conquistò la sua prima, storica Coppa dei Campioni. (Sandro Camerani)

Fonte: http://www.gazzetta.it/Volley/21-03-2018/volley-champions-league-novara-vince-tie-break-2030-perugia-conegliano-2501091481128.shtml