Cuore Diatec, ma non basta. Trento sfiora solo il colpaccio
Posted by Playr
PERUGIA. Il PalaEvangelisti è un inferno, rovente, ma sembra non contare: la Diatec rischia di piazzare una zampata fondamentale nell'economia delle semifinali scudetto di SuperLega. Perugia vince la maratona di oltre due ore e mezza e la Trentino Volley, dopo aver giocato alla pari per larghissimi tratti del match, non riesce a strappare il fattore campo e si arrende al tie break per 3-2.
La serie torna così a Trento sul 2-1 per la truppa di Lollo Bernardi, che alla Bml Group Arena ha la chance di chiudere il discorso.
In Umbria esce una partita bellissima e in altalena. Il livello è altissimo, complice anche il fatto che le squadre ormai si conoscono fin troppo bene, ma le formazioni sono brillanti a fase alterne. Sir Safety e Diatec conducono le danze e si spartiscono i set. La vita per gli attaccanti è difficilissima e il muro acquisisce sempre più importanza: i tecnici lavorano così sui dettagli e su quelle sfumature in grado di fare la differenza.
La Sir Safety si affida ai soliti Zaystev e Atanasijević, ma il motore della Diatec gira a mille per set, ma è soprattutto l'ace di Podraščanin per l'11-9 a scavare un solco importantissimo nel tie break. La Trentino Volley resta lì con le unghie e diventa una sfida a distanza tra cambi e time out, ma il colpo di reni finale è di marca Sir Safety.
Tolto il secondo parziale (nettamente perso) e il quarto periodo (appannaggio di Perugia con buon margine), una Trentino Volley concentrata e cattiva, guidata in modo magistrale e sempre attento dall'uomo dei puzzle in panchina, un Angelo Lorenzetti sempre lucido nell'infondere tranquillità e operare le giuste chiamate, resta quasi sempre incollata alla corazzata umbra, conduce buona parte della partita, offre spunti interessanti, ma resta a bocca asciutta. Ora la contesa ritorna a Trento per Gara 4 con la Diatec a caccia di rivincite e la voglia di allungare la serie alla decisiva Gara 5.
L'avvio di primo set vede una Diatec cattiva e concentrata. Un inizio a base di altissimo livello e giocate bellissime in entrambe le metà campo. I trentini però partono meglio (3-8). Lollo Beranrdi corre ai ripari e la mossa paga. Perugia ricuce (7-8), ma Trento reagisce e si riporta sul +3 (8-11). E' una gara equilibratissima, nella quale Trento tiene a bada i tentativi di rimonta della Sir Safety (14-17). Gli umbri però restano lì e rosicchiano il vantaggio trentino fino al 22-22. La truppa di Lorenzetti mette pressione e i vantaggi premiano proprio i gialloblu per 25-27.
La gara si mantiene equilibrata, ma dopo le battute iniziali è Perugia a ricevere meglio e cercare il primo allungo per l'8-5. Il forcing della Sir Safety è costante, gli umbri sbagliano pochissimo e doppiano Trento per il 16-8. La reazione dei gialloblu è timida e il secondo parziale è in cassaforte sul 25-13.
La Diatec ritorna prepotentemente in partita nel terzo periodo e accelera subito sul 5-8. Anche in questo caso la Sir Safety resta in scia e si allontana, si avvicina e resta indietro fino al 18-21. Questa volta la Trentino Volley mantiene i nervi saldi e rimette il naso sul 21-25.
Le squadre sono in altalena, unopione già visto e la quarta frazione vede Perugia più presente sul parquet. Gli umbri corrono veloci sul 6-2, allungano anche sul +5. Trento è paziente e si avvicina, ma le redini sono in mano alla Sir Safety sul 12-10. I padroni di casa premono, ma non riescono a scrollarsi di dosso i gialloblu che restano vicini (14-13), quindi piazzano il colpo del 20-15. E' il preludio al tie break. La Diatec cerca il colpo di reni, ma arriva il 25-17.
E' battaglia anche nel tie break. Le squadre restano attaccate e nessuno vuole cedere. La Diatec trova un break sul 3-5 e conduce fino al 5-7. La Sir Safety però impatta sul 7-7, quindi il campo gira sul 7-8 in favore dei trentini. Perugia è lì e l'ace di Podraščanin vale il 11-9. La Trentino Volley non demorde e prova a giocare tutte le carte possibili. Ma alla fine vince Perugia 15-13 e 3-2.
Fonte: http://www.ildolomiti.it/sport/2018/cuore-diatec-ma-non-basta-trento-sfiora-solo-il-colpaccio