Volley, Anastasi alla guida del Belgio: "Sentivo la mancanza di una Nazionale"

Pubblicato da Playr

Una vita da emigrato ma soddisfatto. Andrea Anastasi dal suo "regno" a Danzica dove allena dal 2014, ha deciso di "estendersi" fino al Belgio con cui ha appena firmato un impegno biennale per guidare la Nazionale, la quarta squadra nazionale che allenerà dopo Italia (con cui ha vinto un Europeo, due World League e un bronzo olimpico a Sydney), Spagna e Polonia. "Una mattata" dice il "Nano" come veniva chiamato quando giocava, anche in Nazionale all'inizio della Generazione di Fenomeni.
CASA POLONIA — "Qui sono a casa mia, ormai è un nido per me. Mi trovo benissimo con la società, la città è bella, economicamente e professionalmente è una scelta più che soddisfacente in un paese che ama la pallavolo. Domani abbiamo una partita importante in casa e ci saranno 10.000 persone. Se penso all'Italia dove la Lega battaglia per avere palazzetti da 3000...». Il richiamo di una Nazionale però è stato irresistibile: "Mi mancava l'esperienza internazionale e mi stimolava rimettermi in discussione in una situazione diversa da Danzica. Devo dire la verità ho avuto altre offerte per Nazionali ma erano troppo lontane (una era la Cina, ndr). Il Belgio è stata un'ottima chance, i collegamenti sia con l'Italia che con la Polonia sono facili e il Belgio ha comunque una buona squadra. Certo, so che non partiamo fra le squadre vincenti ma si può fare un buon lavoro".
Obiettivo? "Beh, l'accordo dura fino al 2019 per gli Europei in casa ma mi hanno già chiesto di rimanere fino alle qualificazioni per l'Olimpiade poi si vedrà. Non mi preoccupo, anche con Danzica ho un contratto fino al prossimo anno poi vedremo".
MEGLIO FUORI — Progetti in cui il rientro in Italia non è una priorità. "Mi piacerebbe ma solo con una squadra di vertice. L'anno scorso qualche offerta era arrivata ma tardi, avevo già firmato per Danzica. È vero quello che dice Prandi, stare fuori ti apre la mente, ti costringe a cambiare , a metterti in discussione, a trovare nuove strade". Anche a svolgere il proprio lavoro in modo diverso: "Qui non c'è la figura del direttore sportivo. Devo svolgere le funzioni di un manager da squadra inglese. Quindi mentre preparo i playoff devo pensare già alla prossima stagione. Tre giocatori andranno a società più ricche e li devo rimpiazzare. Un impegno globale". Tempo di avere nostalgia dell'Italia non ce n'è. E per chiudere un pensiero a Bebeto: "È stato un colpo. Lui era un innovatore della pallavolo, ha contribuito alla crescita dell'Italia in un momento in cui nel nostro campionato, oltre a Velasco c'erano grandi allenatori come Doug Beal. Veramente un peccato".

Fonte: http://www.gazzetta.it/Volley/15-03-2018/volley-anastasi-guida-belgio-sentivo-mancanza-una-nazionale-250944110060.shtml