Volley, Civitanova si gode il jolly Kovar: "Ma con l'Italia ho chiuso"

Pubblicato da Playr

Nelle partite più importanti della Lube c'è spesso la firma dello schiacciatore Jiri Kovar. Come mercoledì contro il Belchatow nell'andata degli ottavi di Champions League. Con il suo ingresso Civitanova ha compiuto una grande rimonta.
Jiri Kovar, vittoria sofferta ma gratificante per come è arrivata.
«Sicuramente sì. Non sarebbe stato facile ribaltarla se fosse finita 3-0. Ci prendiamo questa vittoria volentieri anche perché arrivata dopo una bella rimonta».
Che effetto fa entrare sul 2-0 ed essere determinante nel cambiare l'esito della partita.
«Una bella sensazione. Però devo anche dire che siamo tre schiacciatori, io Juantorena e Sander, che si possono alternare dando un contributo importante alla squadra in ogni momento. Non è detto poi che, anche con Sander in campo, non si sarebbe vinto ugualmente».
Civitanova, però, con il suo ingresso e quello di Candellaro ha subito una metamorfosi.
«Non avevamo iniziato molto bene. Si vedeva da fuori che non eravamo i soliti. Forse il fatto di aver già affrontato al Mondiale per Club lo Skra ed averlo battuto 3-0 ci poteva far pensare che la gara sarebbe stata più semplice di quanto invece è stata in realtà».
In che momento hai capito che la rimonta vincente si poteva concretizzare.
«Quando abbiamo iniziato il 3° set in vantaggio: ero molto fiducioso che la Lube riuscisse ad arrivare fino al tiebreak. Poi nel 5° set poteva accadere di tutto».
Kovar, un successo in trasferta che vale un pezzo di qualificazione al prossimo turno.
«Credo che la sfida sia ancora tutta aperta. Sarebbe un grave errore pensare che è già fatta».
Come lo scorso anno con Kovar in campo è una Lube che trova il suo miglior equilibrio.
«Non spetta a me questa considerazione. Io cerco di fare quello che so fare meglio. Poi tutto quello che viene è ben accetto. Non sono uno abituato a fasciarsi la testa se qualche volta le cose non vanno».
C'è il rischio di pagare lo sforzo dei 5 set domenica a Piacenza?
«No, perché abbiamo giocato di mercoledì e ci sono 4 giorni prima della partita. Non si può pensare alla stanchezza perché c'è lo spazio per recuperare. Piacenza è più riposata di noi, ma non sempre fa bene giocare una sola volta a settimana. Rischi di perdere il ritmo partita».
Cosa non si deve sbagliare nella gara di ritorno di Champions con lo Skra?
«L'approccio alla partita. Se inizi pensando al turno successivo le cose si complicano».
Arrivano segnali dalla Nazionale per gli impegni di questo 2018?
«No. Magari ci parlerò con Blengini ma per me il discorso della maglia azzurra è chiuso. Sarebbe bello fare il Mondiale in Italia, però otto mesi all'anno di volley mi bastano».

Fonte: http://www.gazzetta.it/Volley/15-03-2018/volley-civitanova-si-gode-jolly-kovar-ma-l-italia-ho-chiuso-250948825547.shtml