Volley, Zaytsev: "Ma quale rinnovo, solo prese in giro. Lascio Perugia"
Pubblicato da Playr
Il bomber si sfoga dopo lo scudetto: “Non mi ha mai cercato nessuno in questi mesi. Mi sono sacrificato per la squadra, ma di proposte nemmeno l’ombra”. Modena dietro l’angolo, ma nella notte arriva una proposta al suo procuratore?
«Al momento è impensabile che io resti a Perugia. A parte il gesto del “adesso mi sono convinto che...” dopo aver vinto lo scudetto e già questo mi dà fastidio come pensiero. Proposte di rinnovo non me ne sono state fatte e mai presumo che me ne arriveranno, poi magari me la faranno solo per dire che io ho rifiutato. Resta sempre da capire cosa poi ci sarebbe scritto su quella proposta lì... però penso proprio che siamo ai titoli di coda. Penso che quella al Palaevangelisti di domenica scorsa sia stata la mia ultima partita con la maglia della Sir a Perugia: una gran bella partita, chiusa con quei tre punti...». Appena 24 ore fa Gino Sirci, il presidente di Perugia dava al popolo umbro l’annuncio che per il rinnovo di Zaytsev nella squadra neo scudettata, fosse solo questione di ore e di spiccioli. Adesso l’altra parte arrivano parole molto diverse. In netto contrasto. Troppo contrasto.
TIFOSI — E appena 72 ore fa il PalaEvangelisti che urlava «Resta con noi Ivan Zaytsev», adesso siamo già agli scatoloni da preparare... «Ho un rapporto particolare con i tifosi di Perugia, che in parte sanno quello che è successo e come sono stato trattato e sanno benissimo ciò che provo per loro e per questa maglia. Più che altro hanno voluto ribadire al presidente il desiderio che io resti qua e l’affetto nei miei confronti. Mi hanno fatto emozionare: salire in mezzo a loro e fare una panoramica del palazzetto pensando di lasciare tutta questa gente mi ha fatto venire un po’ di magone. Lo ripeto siamo arrivati all’8 di maggio e io sto sempre qua... Secondo me stiamo fuori tempo massimo. Io ho fatto di tutto e quando una persona fa per andarsene e nessuno cerca di fermarla vuol dire che non c’è il desiderio di farlo. E farlo adesso, dopo la vittoria dello scudetto, mi sembrerebbe oltretutto una cosa irrispettosa nei miei confronti».
PRESO IN GIRO — Si sente preso in giro, quindi? «Sì. Decisamente. Da tempo immemore le persone pensano di prendermi in giro con la presunzione di essere dalla parte giusta e sono convinti che io non me ne accorga. Invece sento e vedo tutto. E soprattutto assorbo tutto. Quindi la conclusione di questa annata è che siamo arrivati a un punto di non ritorno, anche perché sono sempre stato zitto per il bene comune e per il bene mio... Anche se qualche “sbrocco” ci sarebbe stato, ma va bene così, esco a testa altissima. Almeno prima della Champions League...».
CHAMPIONS — Doveste vincerla, potrebbe cambiare qualcosa? «See... ciao! Neanche con la Coppa Intergalattica!! Il tempo di cambiare c’è stato, ma ormai è scaduto. Oggi (ieri, ndr) Bernardi ha voluto parlare con lei: neanche l’intervento del coach potrebbe cambiare le cose? «No. Anche lui sa come la penso e capisce. Offerte dalle altre squadre? Si sa che ci sono, dall’Italia (Modena e Trento, ndr) e dall’estero. Progetti stimolanti, belle avventure». Ci può dire almeno se pensa di restare al di qua del confine, adesso che è tornato in Nazionale, almeno fino a Tokyo 2020? «Vorrei restare in Italia, un’idea ce l’avevo, ma è volata via, per volere altrui». Quindi ora è sul mercato? «Sì! All’8 di maggio... che figata... non sono mai arrivato così tardi senza squadra in tutta la mia carriera. Per fortuna ci sono società che aspettano, che hanno il coraggio di aspettare, e di questo le voglio ringraziare». Beh, anche il suo presidente ha aspettato... «Già, per il gigante rispetto che hanno nei miei confronti sono arrivati a farmi dimostrare un’altra volta che devo meritarmi il rinnovo, quando anche l’ultimo dei panchinari ha già firmato e ri-firmato da tempo. La questione è che in 5 mesi non mi è stata fatta un’offerta, neanche al ribasso di un euro. Sono chiacchiere: un mese e mezzo fa sono stato in sede dal presidente, abbiamo parlato, poi più niente. Aspettare oggi non ha senso, tanto più che ho dichiarato il mio amore per la città, cosa che sento nel profondo del cuore perché qua ho legami importanti e da tempo dico che sarei rimasto volentieri a Perugia». Anche giocando schiacciatore, ruolo che non ha mai amato particolarmente (ma ricoperto in modo egregio)? «La scusa che è sempre stata tirata fuori è che io volevo tornare a giocare da opposto, in modo da poter deresponsabilizzare tutti quanti e scaricare il barile su di me. Cosa che sì, è vera, voglio tornare a giocare da opposto (il bomber della squadra, in diagonale con il regista, ndr), ma in quest’ambiente potrei... anzi, potevo fare anche lo schiacciatore, se almeno mi avessero dimostrato un minimo di rispetto. Per me il rispetto è un valore importante: credo in questi due anni di aver dato tanto, di essermi messo al servizio della squadra e della società. Essere trattato in questo modo, onestamente, non me lo merito». Titoli di coda. A questo punto il suo trasferimento a Modena (Trento era la alternativa a cui si riferiva a cui si riferiva Zaytsev) sembra la destinazione quasi certa. A meno di un altro incredibile colpo di scena, un po’ difficilmente ipotizzabile in questo momento. Anche se pare che ieri sera Sirci abbia sentito il procuratore di Zaytsev. Si apre una nuova storia? Oppure no?
Fonte: https://www.gazzetta.it/Volley/08-05-2018/volley-zaytsev-ma-quale-rinnovo-solo-prese-giro-lascio-perugia-2601180808382.shtml